Nostradamus, profezia sulla guerra in Israele nel 2024: peggio deve venire

Cos'ha previsto Nostradamus in vista dell'anno 2023? I disastri sono soltanto all'inizio. Ecco quello che dicono le profezie del veggente

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Nostradamus è stato da sempre una figura enigmatica, celebre per le sue profezie che sembrano spaziare attraverso i secoli e anticipare eventi storici importanti. Negli ultimi giorni, il nome di Nostradamus è tornato in auge a seguito della guerra scoppiata tra Israele e Hamas, e più recentemente dell’attacco da parte dell’Iran. Secondo alcune interpretazioni, questo conflitto potrebbe essere correlato a una delle sue profezie.

Le parole di Nostradamus

Nel suo libro “Les Prophéties,” pubblicato oltre 450 anni fa, Nostradamus fa riferimento all’anno 2023 con queste parole: “Sette mesi dalla Grande Guerra, gente morta per malefatte. Rouen, Evreux non cadranno nelle mani del Re”. Questa previsione ha sollevato numerose domande e speculazioni, poiché sembrerebbe alludere a un conflitto mondiale di vasta portata che si verificherebbe quest’anno.

Inizialmente, si pensava che questa profezia potesse riferirsi ai problemi in Ucraina, ma l’attacco missilistico da parte del gruppo terroristico palestinese Hamas su Israele ha portato a nuove interpretazioni. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato pubblicamente: “Siamo in guerra,” dopo che oltre 5.000 razzi sono stati lanciati su diverse città, inclusa Tel Aviv.

2023, i missili su Israele

Le sirene di emergenza hanno suonato in tutto il Paese mentre i missili cadevano sulla terra durante l’ultimo giorno delle festività ebraiche. Questo attacco ha causato danni significativi e ha portato alla cattura di civili israeliani e soldati dell’IDF, con numerose persone ferite e alcune segnalate come uccise.

L’alto comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, ha invitato i palestinesi a unirsi a quella che ha chiamato “Operazione Al-Aqsa Storm,” definendolo il giorno della “più grande battaglia che metterà fine all’ultima occupazione sulla terra.”

Questo conflitto è arrivato dopo oltre un anno e mezzo dalla grande invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha scatenato paure di una possibile Terza Guerra Mondiale, con minacce di azioni nucleari da parte del presidente russo Vladimir Putin.

2024, a che punto è il conflitto tra Israele e Hamas: l’attacco dell’Iran

In Medio Oriente, la tensione tra Israele e l’Iran si è intensificata, e la situazione tra Israele e Hamas è giunta al giorno 191 di conflitto. L’Iran ha lanciato ondate di attacchi con droni e missili da crociera contro Israele. Le forze israeliane, supportate da altri Paesi, sono riuscite a respingere la maggior parte di questi attacchi. L’esercito israeliano, supportato da aerei da combattimento degli Stati Uniti, della Francia e della Gran Bretagna, è infatti riuscito a neutralizzare la maggior parte degli attacchi, causando danni limitati e solo poche decine di feriti.

La Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha dichiarato che Gerusalemme “sarà nelle mani dei musulmani” e ha previsto una celebrazione della liberazione della Palestina da parte del mondo musulmano. Il ministro israeliano Gantz ha dichiarato che Israele “esigerà un prezzo”, mentre le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno deciso di non estendere le operazioni militari.

Stati Uniti, Unione Europea e Russia hanno invitato alla moderazione. Inoltre, c’è stata una telefonata di 25 minuti tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu, durante la quale il presidente USA ha annunciato che Washington non parteciperà a un’eventuale offensiva di risposta a Teheran, la quale a sua volta ha chiarito di considerare chiusa la questione dopo un raid israeliano sul consolato iraniano a Damasco.

Nel frattempo, migliaia di palestinesi sfollati stanno cercando di tornare alle loro case a Gaza, nonostante le tensioni tra Hamas e Israele. Il G7 ha condannato gli attacchi e ha avvertito che sarà pronto a rispondere ad altre azioni destabilizzanti. La situazione è molto tesa, al punto tale che il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha affermato che il Medio Oriente “è sull’orlo del baratro”.

Le profezie di Nostradamus, vere o presunte?

Tuttavia, è importante notare che molte delle profezie di Nostradamus non si sono mai avverate, e alcune hanno generato interpretazioni ambigue. Ad esempio, aveva previsto l’impatto di un asteroide l’anno scorso, un evento che non si è mai verificato. Inoltre, aveva predetto che entro la fine del 2022, i robot di intelligenza artificiale avrebbero conquistato la Terra, il che non è accaduto.

Quindi, mentre le profezie di Nostradamus possono suscitare interesse e curiosità, non dovremmo necessariamente prendere ogni sua previsione alla lettera. È importante considerarle con un sano scetticismo e prendere in considerazione il contesto storico e geopolitico attuale prima di trarre conclusioni definitive. La situazione in corso in Medio Oriente è complessa, e le profezie di Nostradamus dovrebbero essere considerate solo come un elemento di discussione, non come una previsione accurata del futuro.

La profezia sulla guerra

Ma cos’altro può ancora accadere? Quando ci sembra di aver toccato il fondo si può sempre scavare e, anzi, il peggio deve ancora venire! Il veggente del ‘500, infatti, già ai suoi tempi ci aveva avvertito su un po’ di cosette che l’essere umano avrebbe potuto combinare al giorno d’oggi, ovvero nel suo futuro e, riguardo a questi anni, non era stato certo parco di disastri annunciati.

Rileggendo le sue profezie, scopriamo quindi che Nostradamus aveva previsto un 2023 fatto soprattutto di “sette mesi di guerra” caratterizzati da “fame, fuoco, sangue, peste e una doppia dose di tutti i disastri”.

In pratica, un cocktail mortale di tutto ciò che dal 2020 in avanti si è sguinzagliato contro l’umanità, con qualche particolare new entry. Da un lato guerra, pandemia e crisi economica, dall’altro pare invece che ci aspetti anche una caduta di asteroidi e la tanto temuta rivolta delle macchine.

Effetto Terminator, dunque, per un 2023 che secondo Nostradamus è sembrato essere il preludio proprio ad una distopia post-apocalittica come quella del film del 1984 diretto da James Cameron e interpretato da Arnold Schwarzenegger. La speranza, a questo punto, può essere una sola, ovvero che l’interpretazione dell’ermetico libro lasciatoci da Nostradamus non sia altro che un grandissimo errore di valutazione.

Visti i precedenti, però, sembra proprio che ci sia molto da temere (e magari, per chi dà la massima fiducia al veggente del ‘500, anche molto da organizzare in vista di tali disastri). Tra guerra, pandemia, fuoco, sangue, peste, crisi economica, asteroidi e rivolta delle macchine, d’altronde, di sicuro non ci annoieremo.

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